20 giugno 2018
Società agricola Martini Vincenzo e Figli - Cavallermaggiore (CN)
Un esempio di buona pratica agronomica per ridurre la presenza di micotossine è rappresentato dalla società agricola Martini Vincenzo e Figli di Cavallermaggiore, in provincia di Cuneo, dove si coltivano 220 ettari a cereali ottimizzando le tecniche colturali.
“Nell’azienda - spiega il titolare Giuseppe Martini – s’interviene apportando concimazioni equilibrate ed eseguendo irrigazioni regolari, per ridurre al minimo gli stress della coltura. Inoltre, sul mais si cerca di anticipare il più possibile l’epoca di semina in modo da avere una fioritura e una maturazione precoci, per allontanarsi dal periodo critico legato all’attacco di piralide e di funghi patogeni”.
In relazione alla linea di difesa adottata sul frumento vengono effettuati trattamenti per combattere i diversi patogeni fungini che colpiscono la coltura, mentre sul mais, dopo un attento monitoraggio, si esegue un trattamento insetticida impiegando la macchina scavallatrice (trampolo) e controllando sia la diabrotica, sia la piralide.